Il futuro dei blog letterari

Internet ci conduce, troppo spesso, a valutare il nostro operato utilizzando dati di natura quantitativa e non qualitativa: ottenere molti 'mi piace' o scoprire che una pagina, in poche ore, abbia ricevuto un numero considerevole di visite ci illude del fatto che il successo di quel prodotto corrisponda con la sua qualità intrinseca. Non sono né la diffusione né il quantitativo di condivisioni gli unici parametri da considerare per stabilire il valore di un testo o di un'immagine pubblicata in internet.
La struttura stessa dei blog tende a gerarchizzare i contenuti secondo il momento della loro pubblicazione e del loro apprezzamento. Questo comporta, in un certo senso, che gli utenti concentrino la loro attenzione solo sui sui contenuti più recenti, su quelli pubblicizzati e su quelli che sono stati condivisi, visualizzati, che hanno ricevuto commenti e like. Le forme stesse della rete ci abituano alle logiche del consumo - Facebook e gli altri social network non ci stanno regalando nulla. Perché il nostro blog riceva visite, si presume, che sia aggiornato con regolarità, allo stesso tempo che i contenuti che vi compaiono siano dispongano di tag, a questo proposito diventa necessario rivolgere la nostra attenzione a numerosi strumenti che non starò qui a elencare.